Intolleranze alimentari
Maria Cristina Ferri, biologa nutrizionista a Verona, è autrice di un testo scientifico su allergie e intolleranze alimentari
Le sensibilità agli alimenti sono in netto aumento nel mondo occidentale e le cause sono di natura diversa. Il loro trattamento è delegato a specialisti che hanno fatto approfonditi studi, essendo la materia piuttosto complessa. Se cerchi un dietologo a Verona e provincia o un nutrizionista clinico, sempre in zona, trovi la dottoressa M.Cristina Ferri, biologa nutrizionista e autrice del libro: “Oltre l’Evidenza – Mitologia e verità sulle intolleranze alimentari” (Ferri/Lauletta MIR ed) che spiega cause, metodi e cure riguardanti diverse patologie correlate alle sensibilità al cibo, con riferimenti alla bibliografia internazionale, interviste a specialisti e a quanto c’è di brevettato in EU e riconosciuto dal nostro Ministero della Salute, nonché un elenco di metodi non basati su evidenze scientifiche: “La classificazione a cui oggi ci si riferisce e che esemplifica le reazioni avverse agli alimenti, risale al 1993 ed è quella della Società Statunitense di Allergologia. Essa prevede:
- allergie propriamente dette (reazione immediata)
- pseudoallergie (deficit enzimatici: galattosemia, favismo)
- ipersensibilità (liberazione di istamina da cioccolata, vino rosso…)
- reazioni tossiche (avvelenamenti: botulismo, funghi…)
- intolleranze (reazione cronica: l’eliminazione dell’alimento causa la scomparsa del sintomo.
Le intolleranze alimentari o allergie croniche, presentano caratteristiche diverse da quelle delle allergie propriamente dette e forse vale la pena soffermarsi sulle differenze fra i due fenomeni, spesso confusi: le allergie sappiamo essere reazioni immediate, guidate dalle immoglobuline IgE e dalla liberazione di istamina. La reazione è acuta e dipende dalla dose di alimento ingerito: è specifica per un solo alimento e un solo organo bersaglio (crea ad es. asma, eritema, orticaria, angioedema…). Le intolleranze alimentari non sono IgE mediate, e rappresentano una sensibilità che non dipende dalla dose dell’alimento; essa prevede la cross-reazione fra cibi appartenenti alla stessa famiglia. La reazione è ritardata e insorge fino a 72h dopo l’assunzione e non colpisce un solo organo….l’argomento è molto vasto e non si può esaurire in una pagina, quello che io consiglio a tutti è di non farsi mai autodiagnosi senza lo specialista, errore in cui cadono molte persone.
Spesso mi arrivano in studio persone convinte di soffrire di intolleranze alimentari non ben definite, magari per aver letto qualcosa in internet o per aver ascoltato i discorsi di persone non preparate in materia. Fenomeno purtroppo in aumento. In realtà, queste persone, seguono soltanto una alimentazione scorretta e i loro sintomi non hanno nulla a che fare con le specifiche reazioni al cibo di cui credono di soffrire. La mia raccomandazione è comunque di fare bene attenzione al percorso accademico di chi si propone come specialista per il riconoscimento e il trattamento delle intolleranze alimentari che, insieme alle allergie, è una delle discipline biomediche più complesse e necessita gioco forza di una laurea in medicina o biologia e di un percorso accademico di alta specializzazione. Quindi, se siete nella città scaligera o in provincia e volete risolvere alcuni problemi dovuti alle sensibilità al cibo, fate che sia un dietologo a Verona o, sempre in zona, un biologo nutrizionista clinico o un allergologo/immunologo specializzato anche in nutrizione umana.Problemi di intelleranza aliementare? Prima di fare una autodiagnosi o di affidarsi a persone non competenti, che trasmettono spesso paure per patologie inesistenti, meglio sentire il parere di uno specialista. Sono a vostra disposizione.