Il mio metodo
Il mio metodo di consulenza nutrizionale prevede il tempo necessario affinché si instauri un rapporto di fiducia con il/la cliente.
“Ritengo fondamentale dedicare il tempo necessario alla persona che si rivolge a me, sia per conoscerla bene anche sotto il profilo psicologico e dell’ambiente in cui vive, sia per stabilire un rapporto di reciproca fiducia.
Tempo, entusiasmo e pazienza, sono le chiavi di un sicuro successo: il mio impegno e augurio a tutti è di raggiungerlo, senza troppa fatica”.
Collaboro volentieri con altri specialisti di diverse discipline:
per la fisioterapia: Dott. Davide MirafioriLa consulenza consiste in tre fasi:
- primo incontro: dati antropometrici e colloquio. 60 minuti circa a seconda del soggetto e dei dati eventualmente già a disposizione. Viene fatto firmare il documento sul consenso informato/privacy.
- La dieta/Il profilo nutrizionale verrà studiato e inviato in un secondo tempo, dopo il calcolo dei necessari parametri antropometrici (BMI, fabbisogno energetico personale, ecc..) e la valutazione complessiva dello stato della persona
- controlli: vengono fatti dopo 30 giorni circa. Il tempo necessario varia da persona a persona, in genere si concorda con il cliente
In accordo con i medici, in genere richiedo recenti analisi del sangue o diagnosi del medico di base/specialisti su eventuali patologie di interesse.
Per i Disturbi Alimentari la procedura è diversa: più lungo il primo incontro e i controlli sono ogni 15 giorni all’inizio.
Il mio metodo è comunque un approccio personalizzato dedicato al cliente che mi contatta, e che sarà considerato anche nel suo ambito esistenziale e professionale. I soli dati clinici, non possono essere un indice sufficiente per aiutare una persona a intraprendere quello che diventerà inevitabilmente un “cambio di stile di vita”, che avrà una ricaduta anche sui rapporti sociali.
Ciò che mi preme è instaurare fin da subito un rapporto di fiducia con il/la cliente, al quale insegno già dal primo incontro a non colpevolizzarsi e a non giudicarsi se ha condotto fino a quel momento una vita alimentare sregolata: essere in sovrappeso/sottopeso non è una colpa.