Sono giorni di VINITALY: il vino è utile alla memoria. Lo sapevate?
Da dove origina il suo nome?
Oinos (ovvero Eneo, da cui la radice
eno-) era un re mitologico greco, da cui pare derivi il nome della bevanda ottenuta con la fermentazione dell'uva: il vino.
Ma chi ha lo ha inventato? E quando? Difficile dirlo, impossibile attribuirlo solo a un singolo gruppo etnico.
Le prime esperienze pare risalgano al Neolitico (periodo lunghissimo che va dal 30.000 al 5.000 a.C.), per l'ancestrale usanza di schiacciare qualsiasi frutto (possibilmente succoso), con le pietre.
Di certo si sa che in Egitto, l'insegnamento della coltivazione della vite e il suo prodotto, veniva attribuita al dio Osiride.
Il papiro di Ebers, un capolavoro della scienza medica dell'antico Egitto (intorno al 1500 a.C.), riporta fra i purganti, ricostituenti e lassativi, quelli che oggi vengono definiti come “enoliti”, ovvero vini medicamentosi (spesso associati a piante officinali), tornati in auge in questi decenni con la naturopatia.
Grazie alle sue proprietà vagamente inebrianti, il succo fermentato dell'uva entrò come protagonista dei riti religiosi fin dai tempi più remoti, come viatico alla comunicazione con gli dèi. Si perde nella notte dei tempi l'idea secondo cui il vino, oltre a essere una piacevole e gustosa bevanda, rappresenti un dono divino e anche una medicina.
Nella Bibbia, per esempio, il vino appare in quattrocentocinquanta citazioni! (Condannandone però l'uso smodato).
Sui poteri curativi e sulle proprietà antiossidanti del vino, è stato detto di tutto e di più, a volte anche eccedendo con argomenti a sproposito. Quindi non ci ripeteremo, vorrei però segnalare un fatto noto ancora a pochi: a
dosi moderate, pare che il vino possa prevenire l’indebolimento cerebrale (come affermano i ricercatori dell’Istituto di Studi sul Vino/Bordeaux), grazie alla presenza di
zinco, elemento che interviene sulla memoria, in virtù all’azione sinergica di più sostanze, fra cui il più conosciuto
resveratrolo.
In questi giorni di grande kermesse a Verona, oltre a parlare di qualità e mercato, aggiungiamo anche questa piccola informazione, che a qualcuno farà sicuramente piacere.
Composizione media del vino:Il vino è una soluzione idroalcolica che ha l’80-l’85% di acqua, nella quale sono sciolti alcol etilico e anidride carbonica. Inoltre la polpa degli acini d'uva contiene:
Acqua 70-75%;
Glucosio e fruttosio 5-6 gr in 100 gr;
Acido malico, tartarico, citrico;
Fibre solubili (pectine);
Vitamine: C,B,PP
Sali minerali (FOSFORO, FERRO, RAME, MAGNESIO, POTASSIO, CALCIO, ZINCO);